venerdì 29 aprile 2011

Pastiera ritardataria


Lunedì scorso - giorno di pasquetta - ho trascorso una piacevolissima giornata nelle campagne dell'Oltrepo pavese all'insegna del cibo, tanto - troppo - e squisito, e della buona compagnia.
Grigliata di agnello e capretto provenienti dalla cascina di fiducia, verdure miste alla grigia condite con erbette aromatiche appena colte, il gateau di patate di Fiorella (amo il suo gattò di patate) e per concludere la mia pastiera.  Fiorella è tradizionalista e da buona campana come dolce pasquale esige la pastiera!
L'unica pastiera da me prodotta fino a qualche giorno fa era la pastiera di riso delle scorso anno, buona per carità, ma quella di quest'anno ha ricevuto gli elogi pure da una campana doc!Fiorella mi aveva consigliato di aggiungere della crema pasticcera al ripieno, come fa sua mamma, ed io da golosa doc non mi sono tirata indietro... Ho quindi iniziato a guardare un pò di ricette per i vari blog e la mia attenzione si è focalizzata su quella di FrancescaV, che ho seguito adeguando poche cose. 
Che dire? Una pastiera con i fiocchi, al profumo di limone e vaniglia, forse un pò troppo ricca di crema, ma questo è un dettaglio per una ciurma di golosi....

Ingredienti:
per la frolla:
400 g di farina 00
200 g di burro di centrifuga
130 g di zucchero
3 tuorli
30 g di latte
scorza di limone bio grattugiata
un pizzico di sale alla vaniglia
la polpa di una bacca di vaniglia

per la crema pasticcera*  -ricetta di Paoletta:
200 ml di panna fresca
300 ml di latte
polpa di una bacca bacello di vaniglia
2 uova intere
40 g di amido di mais
150 g di zucchero
1 pizzico di sale alla vaniglia

*in realtà ho usato meno crema di quella ottenuta, almeno 3 o 4 cucchiai sono finiti inavvertitamente nel mio stomaco prima!

per la crema di ricotta:
500 g di ricotta fresca
320 g di zucchero
3 uova
1 tuorlo

per la crema di grano:
un barattolo di grano da 560 g già cotto
150 g di latte
30 g di burro di centrifuga
scorza grattuggiata di un limone bio

un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
una bacca di vaniglia
scorza di limone candita a dadini

Montare il burro e lo zucchero con i semini di vaniglia, il sale e la scorza di limone, aggiungere i tuorli e il latte, amalgamare e incorporare velocemente la farina setacciata,formare quindi una panetto, coprire con della pellicola e tenere in frigo almeno 8 ore.
Preparare la crema pasticcera sbattendo bene le uova con lo zucchero e il sale alla vaniglia, aggiungendo infine l'amido di mais; in un pentolino scaldare il latte con la panna e la vaniglia. Non appena inizia a bollire togliere da fuoco e versarlo sul composto di uova, filtrando attraverso un colino,  mescolando attentamente per non far formare grumi; riporre la crema sul fuoco a fiamma bassa, mescolando finchè non si addensa. Versare la crema in una ciotola e coprirla a contatto con una pellicola, in modo che non si formi alcuna crosticina.
Preparare la crema di ricotta mescolando bene zucchero e ricotta, quindi far riposare la crema in frigo per un paio d'ore, dopo ciò unire le uova e il tuorlo leggermente sbattute.
Preparare quindi la crema di grano  cuocendo per circa 10 minuti il grano con il latte e il burro, mescolando spesso per non farla attaccare al fondo.
Far raffreddare la crema di grano, quindi unire le tre creme aggiungendo l'acqua ai fiori di arancio, la vaniglia e se piacciono dei canditi (io ho usato cubetti di scorza di limone candita fatti da me); per evitare che la pastiera si gonfi durante la cottura è consigliabile far riposare l'impasto un paio d'ore in frigo.
Stendere la frolla sottile e foderare una teglia di 28 cm con bordi alti ed apribili, avendo cura di ricoprirla con della carta da forno.Versate il ripieno all’interno, decorare con strisce di pasta frolla incrociate e cuocere in forno già caldo a 170° per circa 1 ora e 40 minuti. 
Far riposare almeno un giorno prima di assaggiarla.

ps: noi non abbiamo resistito e l'abbiamo assaggiata anche tiepida! La foto rustica è stata fatta di fretta prima di avventarci sulla pastiera!

mercoledì 13 aprile 2011

Muffin alla banana e mirtilli rossi


Ho sempre detestato la banana, per anni non mi sono nemmeno avvicinata a lei finchè non ho provato  fare questi muffin e questo banana bread. Il mio odio verso questo frutto era secondo solo all'odio verso la cannella, che adesso è una tra le mie spezie preferite! Sicuramente la banana non sarà mai tra i miei frutti preferiti, non credo mangerò mai una banana in purezza, ma sicuramente la userò più spesso nei dolci per la colazione, visto che ho scoperto che non mi dispiace affatto!
Questi muffin per esempio sono perfetti per colazione, nutrienti e buoni, cosa chiedere di più?
Ho copiato l'abbinamento banana e mirtilli rossi da Edda, che non ha certo bisogno di presentazioni.. tutto quello che presenta è elegante e davvero buono, è impossibile non provare i suoi accostamenti!

Ingredienti per 12 muffin:
210 g di farina
50 gdi zucchero
70 g di burro di centrifuga morbido
un uovo
2 banane mature
un cucchiaio di cremor tartaro
sale alla vaniglia
un cucchiaino di estratto di vaniglia
una manciata di mirtilli rossi
un pizzico di bicarbonato

Lavorare il burro con lo zucchero fino a ottenere una crema, aggiungere poi l'uov,o l'estratto di vaniglia e le banane ben schiacciate; unire infine la farina setacciata con il cremor tartaro, il bicarbonato e il sale e amalgamare gli ingredienti; aggiungere infine i mirtilli rossi.
Riempire 2/3 dei pirottini e cuocere in forno già caldo a 175° per circa 15-20 minuti, quindi far raffreddare su una gratella prima di poterli gustare.

mercoledì 6 aprile 2011

Risotto primaverile con asparagi, fragole e taleggio

 
Finalmente è arrivata la primavera, la nostra casina è ormai vivibile al 100% e abbiamo pure le porte a testimoniarlo - evviva! 
La cosa incredibile è che la mia cara e vecchia pianta di lavanda è sopravvissuta all'inverno e al trasloco, molto probabilmente perchè per mesi ha potuto fare a meno delle mie amorevoli cure da "donna assassina di piante"; quindi ora è qui con noi, nel suo nuovo balcone a godersi  raggi del sole e il cinguettìo continuo degli uccellini interrotto solo dalle campane della chiesa vicina - vabbè, meglio le campane che la strada trafficata dove vivevo prima! Dal balcone inoltre posso anche ammirare il bellissimo ciliegio selvatico in fiore nel giardino condominiale, è davvero spettacolare ed oggi, mentre pranzavo con questo risottino primaverile, mi ha fatto riconciliare con il mondo...
Asparagi e fragole ormai non sono più una novità, ma io rimango stupita ogni volta dalla loro bontà; alla fine ho aggiunto anche un minuscolo pezzetto di taleggio proveniente da una nuova cascina che sto iniziando a conoscere, davvero buono!

Ingredienti:
180 g di riso carnaroli o vialone nano
250 g di asparagi
acqua bollente
olio extravergine d'oliva
una noce di burro da centrifuga
uno scalogno piccolo
un pezzettino di taleggio
4 fragole

Fare bollire dell'acqua (o in alternativa preparare un brodo vegetale... io preferisco  usare solo acqua,  così risalta il sapore dei singoli ingredienti);pulire gli asparagi sotto l'acqua eliminando la parte bianca e  raschiandoli con un coltello; tagliare quindi le punte e poi la parte più tenera del gambo a rondelle. Tritare lo scalogno e farlo soffriggere con una noce di burro e un filo d'olio, unire il riso, farlo tostare e aggiungere gli asparagi, quindi poco alla volta l'acqua bollente, mescolando solo di tanto in tanto in modo da non fare asciugare il riso durante la cottura. Quando mancano pochi minuti per ultimare la cottura aggiungere le fragole lavate, asciugate e tagliate a pezzi, spegnere quindi il fuoco e mantecare con il taleggio.