giovedì 25 febbraio 2010

Crostata con frolla all'olio aromatizzata


Ieri blogger è stato cattivo con me... per tutto il giorno mi ha impedito di scrivere il post, al centro della pagina mi appariva una stellina rotante che non smetteva mai di girare... per qualche attimo credo che quella stellina sia riuscita ad iponotizzarmi!
Oggi però è tutto normale, forse!
Molto modestamente ammetto che la pasta frolla è uno dei miei "piatti forti", ogni tanto aggiungo o tolgo qualcosina, ma sempre con buoni risultati... Questa frolla invece è un esperimento totale per me. Si sa che preferisco usare l'olio nei dolci al posto del burro, non tanto per una questione di grassi o pregiudizi - beh, forse all'inizio era così, ma non ora - ma perchè preferisco il risultato finale di un dolce con l'olio, certo con le dovute eccezioni... A volte il burro è insostituibile! Ecco, la frolla per me rientra in quei dolci in cui il burro è appunto insostituibile. Però l'altro giorno ho voluto fare un esperimento, riuscito in parte. Il risultato è senza dubbio buono, ma forse il sapore dell'olio è un pò troppo marcato - non uso un olio forte per i dolci, anzi, credo solo di averne usato un pò troppo.
Ho pensato anche di aromatizzare la frolla con dei semini di cardamomo pestati, che personalmente mi piacciono molto abbinati alla marmellata di mirtilli che ho usato - rigorosamente fatta da mio padre! - e il profumo che questi pochi semini sono riusciti ad emanare durante la cottura è stato una piacevole terapia del benessere!
Concludendo, posto comunque la ricetta con le dosi che ho usato, per ora però continuo a preferire la frolla con il burro, ma ciò non mi impedirà di proseguire le mie sperimentazioni in materia per trovare la frolla all'olio perfetta! (lo so, suona come una minaccia!).

Ingredienti:
300 g di farina
100 g di zucchero di canna
un uovo
100 g di olio extravergine d'oliva leggero e fruttato (secondo me anche 80g possono bastare)
un pizzico di sale
acqua qb
4 bacche di cardamomo
un vasetto di marmellata di mirtilli

Setacciare la farina in un recipiente; pestare i semi prelevati dalle bacche di cardamomo con un pò di zucchero, poi unirlo alla farina, aggiungere lo zucchero restante e il sale, e mescolare tra di loro gli ingredienti. Aggiungere poi l'uovo e l'olio e qualche cucchiaio di acqua fresca, lavorare il tutto in modo da avere un impasto omogeneo. Coprire con della pellicola e far riposare in frigo per circa 2 ore.
Trascorso il tempo di riposo stendere la frolla in un foglio di carta da forno, sistemarlo in una tortiera bassa e coprire la superficie con la marmellata, chiudere i bordi facendo una leggera pressione con le dita e infornare in forno già caldo a 190° per circa 40 minuti.

martedì 23 febbraio 2010

Un'altra pasta con i funghi porcini...

Pensavo di scrivere questo post qualche ora fa... In realtà oggi, come del resto in queste settimane in generale, il tempo è davvero volato, tra delusioni personali, lavorative e dolori post palestra. Sembra un scherzo ma è vero, ieri finalmente sono andata in palestra! Ammetto che a parte la mia non voglia di andarci e il mio sentire un trattore sopra il corpo subito dopo in realtà mi sono anche divertita.... 
Questa pasta esperimento che mi sono preparata per pranzo (alla faccia della palestra!) è nata un pò per caso, come molte delle mie creazioni... Avevo l'ultimo residuo di funghi porcini del mio papà in freezer e un pò di scamorza affumicata da finire, così li ho associati a questa pasta, cotta forse in modo un pò particolare ma non tanto per voglia di sperimentare quanto per pigrizia, dato che non volevo usare più stoviglie ;)

Ingredienti:
100 g di fusilli Garofalo
650 ml di acqua
funghi porcini  - i miei erano già stati cotti e poi surgelati
un pezzettino di scamorza affumicata
prezzemolo
uno spicchio d'aglio
sale
olio extravergine d'oliva

In una padella dai bordi non troppo bassi portare ad ebollizione l'acqua , salare e aggiungere la pasta, portandola a cottura - nota: l'acqua verrà assorbita totalmente dalla pasta, che non necessiterà di essere scolata; le dosi indicate si riferiscono quindi al tipo di pasta da me utilizzato, non so se un'altra marca (o tipologia) assorbe la stessa quantità;n eventualmente aggiungere acqua calda secondo necessità. Quando l'acqua da assorbire non è più molta - più o meno quando mancano pochi minuti a fine cottura - aggiungere lo spicchio d'aglio pulito per qualche minuto, in modo che rilasci i suoi olii essenziali; quando la pasta sarà cotta - e quindi non ci sarà più acqua - eliminare l'aglio ed aggiungere i porcini già scongelati, la scarmorza a dadini ed un filo d'olio, far saltare il tutto per qualche minuto e finire con del prezzemolo tritato.

venerdì 19 febbraio 2010

Crocchette di branzino e radicchio con polvere di arancia

 

Oggi mi sono unita al "gruppo" di Terry e Tepperella per iniziare a superare i nostri tabù in cucina. Beh, io di tabù ne ho molti in quest'ambito...
Uno dei miei mille tabù è senza dubbio il fritto, di qualsiasi genere... Gli scorsi giorni sbavavo letteralmente sullo schermo ammirando tutti i fritti sapientemente realizzati da molte foodblogger in occasione di carnevale, ma un pò per mancanza di tempo e soprattutto per incapacità non ho nemmeno provato a replicare - eppure ricordo che anni fa avevo fatto delle castagnole... mah!
Oggi ho provato a far dorare nell'olio caldo queste crocchette.... ok, forse non è un fritto in piena regola ma è pur sempre un piccolo passo di inizio!

Ingredienti:
350 g di filetto di branzino senza pelle
mezzo cespo di radicchio
un uovo
pan grattato
polvere di arancia
sale
olio extravergine d'oliva

Cuocere a vapore per qualche minuto i filetti di branzino; una volta cotti sminuzzarli con una forchetta e unirli al radicchio pulito e tagliato a listarelli sottili. Aggiungere poi l'uovo leggermente sbattuto, una punta di polvere d'arancia - qui poi la quantità varia a seconda dei gusti - circa tre cucchiai di pan grattato e regolare di sale. Prendere poco composto alla volta, formare delle crocchette e passarle nel pan grattato mischiato con mezzo cucchiaino di polvere d'arancia; dorare le crocchette in olio ben caldo per qualche minuto, asciugarle su carta assorbente e servire a tavola.

giovedì 18 febbraio 2010

La torta più semplice che c'è, con vaniglia e limone


Devo essere sincera: mi aspettavo una torta diversa, più "vaporosa" ed alta. In realtà ho fatto una torta buona e semplice e morbidissima, ma forse un pò troppo compatta rispetto a quella che avevo immaginato. Non ho basi culinarie, vado sempre ad intuito, e a volte si vede... quindi chiedo aiuto: come fare per avere un torta altissima e comunque morbida?!
Rimane comunque una soffice coccola da gustare con una tazza di tè, non a merenda ma a colazione per me, considerando il fatto che sto rispettando una sorta di dieta!
Scappo, oggi ho un impegno importante...

Ingredienti:
150 g di farina 00
150 g di fecola di patate
3 uova
80 g di zucchero di canna
una bustina di cremor tartaro
la polpa di una bacca di vaniglia
la scorza di mezzo limone bio
20 cl di latte
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva leggero e fruttato

Sbattere le uova con lo zucchero fino ad avere un composto gonfio e spumoso, aggiungere poi la farina, la fecola e il cremor tartaro setacciati, il latte e l'olio ed amalgamare gli ingredienti, raggiungendo una consistenza fluida ed omogenea; unire poi la vaniglia e lascorza grattuggiata del limone, e versare il composto in una tortiera leggeremente imburrata ed infarinata. Cuocere in forno caldo a 160° per circa 30 minuti (controllare la cottura con uno stecchino).

martedì 16 febbraio 2010

Spaghetti con carciofi e polvere d'arancia


I carciofi fanno bene, anzi più che bene! Sono ricchi di fibre e potassio ed esercitano azioni depurativa e diuretica sul nostro organismo; inoltre sono un valido aiuto contro la stitichezza. Sono quindi indicati in questo mio periodo di depurazione;-) ed in più sono anche buonissimi!
Purtroppo in quest'ultimo periodo il tempo che riesco a dedicare alla cucina è veramente ridotto, anche se in mente ho mille idee che non riesco a realizzare, per vari motivi. Questi spaghetti sono nati dall'esigenza di consumare i restanti carciofi nel mio frigo e di provare la polvere d'arancia ricavata dalle scorze di arancia che avevo dimenticato non so quanto tempo fa sul termosifone... Insomma, nonostante il tempo esiguo dovrò pur mangiare e sperimentare nuovi abbinamenti, come carciofo e arancia - nuovo abbinamento solo per me, of course -  no?!

Ingredienti:
200 g di spaghetti
2 carciofi
un cipollotto
sale, olio extravergine d'oliva
polvere d'arancia

Pulire i carciofi eliminando le foglie più dure e i gambi, tagliarli a piccoli spicchi eliminando se necessario la barbetta interna e porli in acqua acidulata con del limone per non farli annerire. In una padella fare un soffritto con il cipollotto tagliato fine e un filo d'olio, dopo di che unire i carciofi scolati e un mestolino d'acqua calda, e far cuocere per almeno 15 minuti con il coperchio. Intanto cuocere gli spaghetti; quando i carciofi saranno cotti tritarli nel mixer fino ad avere la consistenza che più si desidera (io li ho preferiti a micropezzettini, non in crema!); saltare gli spaghetti cotti al dente con i carciofi tritati e servire a tavola aggiungendo un pò di polvere di arancia e un filo d'olio.

lunedì 15 febbraio 2010

Branzino al vapore su letto di cavolo nero


Inizio di una nuova dieta, o meglio di un regime alimentare sano e leggero... quanto durerà?! Vedremo...
Nel frattempo ecco una preparazione veloce, gustosa  e leggera che ha allietato la mia cena di qualche giorno fa... Giusto per non essere ripetitiva ho usato la scorza di un limone per aromatizzare i filetti di branzino: è ufficiale, sono lemon addicted!
Il cavolo nero per me è stata una bella scoperta, mi piace molto il suo sapore forte e deciso! La prossima volta mi piacerebbe cimentarmi da profana nella famosa ribollita, dove il cavolo nero è padrone...

Ingredienti:
4 filetti di branzino già puliti
400 g di cavolo nero
la scorza di un limone bio
sale, olio extravergine d'oliva
pinoli, una manciata

Cuocere in poca acqua le foglie di cavolo nero precedentemente pulite e tagliate a pezzi (prestando cura ad eliminare il "nervo centrale", che è duro) per circa 20 - 30 minuti, finchè comunque saranno tenere; scolarle bene dall'acqua in eccesso e frullarle in un mixer insieme ai pinoli, olio e sale, in modo da avere una crema più o meno omogenea. Nel frattempo cuocere a vapore per circa 10-15 minuti i filetti di branzino conditi con solo scorza di limone (io ho aggiunto sale e olio una volta pronti). Servire i filetti sopra alla crema di cavolo nero, con un filo d'olio a crudo.

venerdì 12 febbraio 2010

Limoni confit


Sempre per rimanere fedele al periodo limone, ecco i miei limoni confit, che non hanno nulla di diverso da tutti i limoni confit visti nel web. C'è chi li prepara tagliando il limone a spicchi - come me - chi tagliandolo a fettine più o meno sottili, chi incide il limone in quattro lasciando le estremità attaccate; poi c'è chi aggiunge l'olio e chi aggiunge degli aromi vari. Io per i miei primi limoni confit sono stata estremamente basica: solo limoni - ovviamente bio - e sale marino grosso, chiusi in un barattolone ermetico e dimenticati per circa tre settimane, fino ad oggi!
In realtà quando ho preparato questi limoni non avevo intenzione di postarli nel blog, però dato che oggi è la giornata del risparmio energetico - si celebra infatti la sesta edizione di Mi illumino di meno - mi è sembrato carino postarli al posto di altre preparazioni che implicano un consumo energetico maggiore - seppur minimo.
Buon weekend!

giovedì 11 febbraio 2010

Torta cocco e limone

 

Si sarà capito forse, vado un pò a periodi. Ora sono in periodo limone.
Mi piace il limone, mi è sempre piaciuto, solo che in questo periodo cerco di metterlo dove posso. Mi piace molto anche il binomio cocco-limone, che sa molto di estate... è strano, sono una persona che segue la natura e il ritmo delle stagioni ma in questi giorno ho voglia di estate e dei suoi sapori! Avevo fatto dei muffins uguali (solo avevo usato il mio solito olio al posto del burro!) per colazione il giorno dell'orale del mio commercialista, magari in fondo hanno contribuito al suo successo!
In ogni caso questa è una torta buonissima, morbidissima e profumatissima, forse non originalissima, dato che in giro ce ne sono molte versioni... questa è la mia... e stranamente per quel che mi riguarda ho deciso di provare ad usare il burro!

Ingredienti:
120 g di farina
100 g di cocco disidratato in scaglie
7 g di cremor tartaro
2 uova
130 g di zucchero
125 g di burro di centrifuga
un limone non trattato

Lavorare con una spatola il burro morbido a crema con 100 g di zucchero, aggiungere poi le uova e amalgamare bene gli ingredienti. Unire poi 80 g di scaglie di cocco, la farina e il cremor tartaro setacciati e la scorza di un limone grattuggiata, ottenendo un composto non fluido, come quello di muffins. Versare il composto in una tortiera lievemente imburrata e infarinata, livellarlo in superficie e farlo cuocere in forno caldo a 160° per circa 40 minuti (controllare sempre la cottura con la prova dello stecchino). Quando la torta è pronta se si vuole si può ricoprire con una glassa realizzata unendo 30 g di zucchero, 20 g di scaglie di cocco e il succo di un limone.

martedì 9 febbraio 2010

Maltagliati con cozze e pomodorini

 

In realtà questo è un piatto che profuma d'estate per me, dato che l'ho provato per la prima volta la scorsa estate, appunto! Il cuoco era il mio papà - che nella sua semplicità per me batte tutti i fantastici cuochi visti a Identità Golose! - e la fonte ignota a noi poveri commensali. 
L'altra sera ero come al solito a fare la spesa in tarda ora, quindi alla domanda "cosa prepariamo per cena?" una bocca affamata ha risposto "prendiamo delle cozze!"... Entrambi amiamo molto le cozze, quindi la proposta della bocca affamata è diventata subito la nostra scelta. Una parte delle cozze sono state destinate alla classica impepata, mentre una minima parte alla riproduzione di quel piatto estivo del mio papà, rifatto a modo mio in quella che è diventata la casseruola dei miei sogni, praticamente uso solo quella per tutto ormai!

Ingredienti:
200 g di sfoglia per lasagne fresche 
una ventina di pomodorini di pachino
zafferano
uno spicchio d'aglio
una ventina di cozze
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale
acqua bollente (più o meno mezzo litro, dipende dalla pasta)

Pulire le cozze e farle aprire sul fuoco, dopo di che eliminare le conchiglie. In una casseruola fare insaporire dell'olio con lo spicchio d'aglio tagliato a metà, eliminare poi l'aglio ed aggiungere i pomodorini lavati (io li ho lasciati interi ma si possono tagliare a metà), farli saltare per un minuto e aggiungere poi dell'acqua bollente - abbastanza per cuocere la pasta -  dello zafferano in polvere e regolare di sale e continuare la cottura con coperchio per una decina di minuti. Nel frattempo prendere le lasagne e tagliarle a pezzettini di uguale grandezza. Far cuocere i "maltagliati" nell'acqua con i pomodori, quando l'acqua sarà quasi del tutto assorbita (dopo pochi minuti) unire le cozze sgusciate e del prezzemolo tritato, far saltare per qualche minuto e servire a tavola con un filo d'olio a crudo.

lunedì 8 febbraio 2010

Torta di carote e noci con fiocchi d'avena

 

Era da un pò che non sfornavo una torta di carote. Qualch giorno fa ho comprato delle bellissime carote ma poi non sono riuscita a farci nulla per mancanza di tempo, finchè l'altra sera è arrivata l'ispirazione giusta per accendere il forno: la neve!
Questa è una semplicissima torta di carote, molto "rustica" e poco dolce come piace a me per la colazione, ed estremamente morbida... Dopo 4 giorni è ancora morbidissima! Per renderla un pò più dolce si possono aumentare le dosi di zucchero oppure, cosa che golosamente ho fatto ieri mattina, versarci su un poco di sciroppo d'acero: davvero meraviglioso!
Una nota sulle dosi: mi sono accorta in corsa che la mia bilancia è impazzita (aggiungevo lo zucchero e continuava a dirmi 0 grammi), quindi ho segnato le dosi qui sotto seguendo dei misurini che ho creato per le emergenze... In ogni caso le dosi usatepotrebbero essere non esattamente quelle scritte!

Ingredienti:
100 g di farina integrale
100 g di farina 00
una bustina di lievito
170 g di yogurt greco
3 uova
90 g di zucchero di canna
200 g di carote
80 g di noci
80 g di fiocchi d'avena
mezzo bicchiere d'olio extravergine d'oliva
un cucchiaio di cannella

Setacciare le farine con il lievito e la cannella. A parte montare le uova con lo zucchero fino ad avere un composto ben gonfio e spumoso, amalgamarvi poi lo yogurt, le carote pelate e tritate, i fiocchi d'avena, le noci tritate e l'olio. Unire il composto di farine - risulterà un composto un pò grumoso - e versarlo in una tortiera foderata con della carta da forno; cuocere in forno già caldo a 160° per 50 minuti (fare sempre la prova dello stecchino per controllare la cottura).


venerdì 5 febbraio 2010

Risotto con indivia, mele e nocciole


Ma cosa sta succedendo oggi? Qualcuno dal cielo ha rotto un piumino o sono dei fiocchi di neve giganti quelli che vedo? Mi sa che mi toccherà rispolverare i miei stivali di gomma maculati per poter camminare senza scivolare...
Ultimamente ogni volta che faccio un risotto, che sia con il formaggio, con gli avanzi di radicchio, o con il lardo da far fuori, aggiungo sempre una mela; mi piace molto il sapore che riesce a dare. Per mantenere viva questa mia piccola abitudine oggi ho pensato di usare ancora la mela, in abbinamento con l'indivia... Ne è risultato un risotto molto delicato e buono.

Ingredienti:
160 g di riso carnaroli integrale
una mela
un cespo di invidia
due noci di burro
brodo vegetale leggero
uno scalogno
una manciata di nocciole tostate

In una padella rosolare lo scalogno tritato in due noci di burro con metà invidia e metà mela tagliate a pezzetti, versare il riso e farlo tostare per alcuni minuti, poi sfumare con un bicchiere di vino bianco. Aggiungere poco alla volta il brodo vegetale, continuando a curare il risotto, a metà cottura aggiungere le altre metà di indivia e mela a pezzetti; A cottura ultimata aggiungere le nocciole tritate più o meno grossolanamente ( io le ho pestate nel mortaio), mantecare con una noce di burro e servire a tavola.

giovedì 4 febbraio 2010

Pollo speziato alle prugne


Credo che in internet si possano trovare decine di ricette come questa, magari con piccole varianti qua e là. La mia è una libera interpretazione di una di queste ricette, dato che come spesso mi capita, leggo una ricetta, ne rimango colpita e quando poi decido di farla non ricordo le dosi, tutti gli ingredienti, i tempi di cottura e così adotto il metodo Gloria, ovvero "vado a casaccio". Ammetto che questo è uno dei miei grandi limiti: spesso ho la fortuna di riuscire a portare a tavola piatti più che soddisfacenti, mentre alle volte toppo in pieno (qualcuno mi rinfaccerà a vita il broccolo gelatinoso di qualche sera fa, che per ovvi motivi non finirà mai su queste pagine virtuali!).  Questo pollo alla fine è davvero buono, più di quanto mi aspettassi, e tra l'altro è anche abbastanza veloce da preparare.

Ingredienti:
500 g di petto di pollo
una decina di prugne secche senza nocciolo
una stecca di cannella
una cipolla
una punta di zafferano
olio extravergine d'oliva
sale

Mettere in ammollo per almeno 15 minuti le prugne secche in acqua ben calda. Nel frattempo in una casseruola scaldare l'olio con la cipolla tagliata a fettine sottili, la stecca di cannella e lo zafferano; unire poi il petto di pollo tagliato a pezzetti, far rosolare ed aggiungere un mestolo dell'acqua usata per l'ammollo delle prugne, regolare di sale e far cuocere con il coperchio a fuoco medio-basso per almeno 15 minuti. Trascorso questo tempo aggiungere le prugne scolate, far cuocere per altri 5 minuti e servire a tavola, accompagnando magari con del riso basmati.

mercoledì 3 febbraio 2010

Tonno scottato con insalatina invernale


Sono giorni complessi questi: il lavoro, le mille cose da fare, il blocco del traffico domenicale che mi impedisce di fare molte delle cose che vorrei nell'unico giorno in cui sono a casa con il mio commercialista finalmente non più impegnato sui libri (per la prima volta dopo mesi), l'invito inaspettato a Identità Golose per lunedì, il lunedì mattina che inizia da morimonda che raccoglie le ultime forze, perchè insomma "non posso non andare, è una bellissima occasione!"... Vabbè, queste ed altre cose che mi tengono più o meno lontana dai miei fornelli.

Per vari motivi ultimamente ho scelto di non acquistare il tonno fresco: è una specie sovrasfruttata che sta scomparendo dai nostri mari, quindi meglio acquistare e consumare specie "a basso impatto ambientale" facenti parte della stessa famiglia. Detto questo in realtà propongo una preparazione un pò ipocrita, dato che c'è del tonno nel piatto... Senza voler trovare giustificazioni, qualcun altro l'ha acquistato ed io l'ho trovato nel frigorifero e l'ho cucinato... Ma questa sarà l'ultima ricetta con il tonno che pubblicherò, almeno per il periodo prossimo.

Ingredienti:
200 g di filetto di tonno fresco
un finocchio
un'arancia tarocco
insalata songino
olio extravergine d'oliva
sale

Tagliare a metà l'arancia: premere il succo di una metà in una padella dove verrà scottato il tonno, e pelare al vivo l'altra metà e ricavarne degli spicchietti. Aggiungere alla padella un filo d'olio, scaldarla e scottare il filetto di tonno per massimo 2 minuti per parte (dipende dallo spessore del filetto). In un piatto piano creare un letto con il songino lavato e asciugato, il finocchio tagliato a fettine, gli spicchietti d'aracia e sistemare infine il tonno scottato. Regolare di sale e servire a tavola.