mercoledì 9 dicembre 2009

Una serata con la P maiuscola


Un ponte non ponte. La mia assenza non è dovuta a giorni di relax in montagna o in qualche capitale d'Europa, semplicemente sono stata a casa, ho lavorato tantissimo, ed ho trascorso una serata bellissima e davvero particolare.
Il 7 dicembre c'è stata la serata inaugurale della nuova stagione Scaligera  - la famosa Prima - a cui ho partecipato anche io, non in veste di vip o invitata illustre - ovviamente - ma per "lavoro".
Dopo una mattina di intenso lavoro sono tornata a casa sotto la pioggia per cercare di darmi un contegno estetico adatto all'occasione: niente perle, perline e smeraldi, of course, solo un semplice vestitino nero, tacchi alti e un minimo di trucco. Inizia così la mia serata mondana della vita.

Dopo vari giri dell'oca intorno alle transenne, in bilico sui tacchi, camminando sul pavè bagnato, con un enorme cappello da rapinatore a coprirmi (proprio poco elegante) per non far diventare i miei capelli più crespi e vaporosi del solito, mostro il mio pass, cercando di destreggiarmi tra borsa, borsette e ombrello; arrivo così alla mia location lavorativa dove tutto è in fermento per le imminenti riprese tv. In buona compagnia inizio a vagare nel foyer, facendomi strada tra strascichi ingannevoli, pettinature vaporose che hanno contribuito ad aumentare il buco dell'ozono, volti rugosi e plasticosi e gente che ti butta a terra pur di riprendere il il vip o politico di turno... insomma, a mio parere un'esagerazione senza limiti! Inizia l'opera e sono ancora intenta a vagare per il teatro, crecando il modo di intrufolarmi in platea: niente da fare, bisogna aspettare il primo intervallo. Nel frattempo ogni tanto incrociamo il fotografo del teatro che tra un click e l'altro ai vip e altri ci scatta qualche foto, forse perchè impetosito dalla nostra scarsa resistenza sui tacchi?! Primo intervallo: eccoci in platea a camminare con disinvoltura tra volti noti, ma il nostro obiettivo è uno: vedere il collier di Marina Berlusconi, regalo del papi... Lo vediamo: accidenti! Cerco di non fare uscire dalla bocca tutto quello che mi sta passando per la testa in quel momento, potrei rischiare di essere portata via a forza dal teatro. Ancora il fotografo ed ancora qualche scatto, magari qualcuno ci scambia per l'ennessivo gruppetto di cantanti sfigate note solo ai teenagers. Nel frattempo vedo dietro a noi un noto stilista che secondo me mi guarda perplesso e disgustato, forse il mio semplice look non gli piace, in effetti ostento poco o niente a parte il mio sorriso, mentre secondo lui è giusto osare ed ostentare in queste occasioni. Ovviamente la cosa mi provoca un sorriso perfido. Inizio del secondo atto, riusciamo a rimanere nel fondo della platea, in piedi - più o meno - con i tacchi appoggiati su una mini discesa... Quel che vedo e sento mi piace molto ma non resisto più, le mie gambe stanno per cedere e quindi esco a rifugiarmi della mia location lavorativa. Dopo un mini riposo rieccoci in giro per il teatro, a farci foto e a farcele fare, finchè mentre posiamo ammiccanti davanti all'obiettivo fotografico ufficiale alle nostre spalle compare un volto televisivo noto, fasciata in un abito rosso di velluto, forse alla ricerca dei bagni... Ormai siamo troppo prese dalla nostra serata mondana e la invitiamo ad unirci a noi per una foto... ovviamente lei accetta. Basta, siamo stanche, tutto questo essere vip non fa proprio per noi - per me; certo è divertente fingere per una sera ma ora bisogna tornare con i tacchi per terra.

Cosa fanno 4 ragazze non vip in una serata mondana, dato che non possono assistere all'opera (ma poi, secondo me gran parte dei vip non sanno nemmeno cos'è l'opera a cui stanno assistendo, pensano solo a come farsi notare... quanto spreco!)?! Ovvio, pensano ai vari modi per intrufolarsi ai buffet dopo spettacolo.

Spettacolo finito, aspettiamo al cospetto di uno dei corazzieri l'uscita di Napolitano (ma quanto sono alti e impassibili i corazzieri?!), poi torniamo alla nostra location lavorativa, pronte al prossimo intrufolamento.
Ok, è il momento, andiamo: obiettivo è il buffet dei dipendenti dei teatro dietro al palcoscenico. Nel nostro tragitto troviamo a precederci il maestro Barenboim, quindi lo seguiamo. Eccoci. Breve discorso del sovraintendente Lissner, poi è il turno del maestro e infine della regista, che visibilmente commossa ringrazia per gli applausi che in quel momento sono numerosi.  Poi l'assalto al buffet, i piedi che non reggono più, una capatina nella scenografia dell'opera e via a casa. I miei piedi sono due zamponi, mancano solo le lenticchie a completare il quadretto.
Si è parlato molto di questa Carmen, di cui purtroppo non posso dire nulla dato che ne ho visto solo un piccolo pezzo. Sicuramente cercherò in ogni modo di riuscire a vederla, la voglia e la curiosità ci sono. Però ho trascorso una serata particolare, divertente e decisamente diversa dal solito... è ora di tornare ai fornelli, Gloria!

3 commenti:

Monique ha detto...

che risate, mi immagino gli zamponi! come ti capisco....

Tania ha detto...

Leggendo è impossibile non immaginare ciò che racconti, a tratti è davvero esilarante! Insomma, a parte i piedi, mi sembra che per il resto tu non ti possa lamentare, no? Ok, adesso corri ai fornelli!

Tina ha detto...

Mi piace il tuo racconto, mi ci vedo. E pensare che a volte invidiamo i VIP...

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