Origine dei prodotti di uso quotidiano


Una riflessione doverosa che non ho mai avuto il tempo di scrivere ma che è fissa nella mia mente. Fino a qualche anno fa non badavo molto alla stagionalità dei prodotti, alla loro provenienza, insomma, non ero affatto consapevole come oggi (e la strada ancora è in salita). Mi sembra doveroso fare quindi un piccola premessa personale.
Quando vado al supermercato a fare la spesa impego buona parte del mio tempo a leggere le etichette in modo piuttosto minuzioso, preferendo per la maggior parte alimenti e prodotti da agricoltura biologica. Non sono un'integralista, se un giorno - ad esempio - non trovo i porri biologici acquisto anche quelli che non lo sono, scegliendo però solo prodotti di origine italiana.
 In ogni caso bado molto alla stagionalità dei prodotti, niente pesche o zucchine in inverno ad esempio...  Le vedo belle e lucenti che mi ammiccano dalla loro cassetta ma no grazie, in estate il loro sapore - e la loro bellezza - è totalmente differente. Ma poi perchè mangiare - ad esempio - zucchine in inverno con tutta la varietà di verdure che l'inverno mi offre!?
Acquisto sempre uova codice zero, perchè non voglio mangiare ed usare uova provenienti da galline chiuse giorno e notte in strette gabbie senza aver mai la possibilità di razzolare.
Quando possibile cerco di mettere in atto anche la spesa a chilometri zero (o nel mio caso a chilometri 40), approfittando delle visite a casa dei miei genitori per fare la spesa nelle cascine vicine, che magari non hanno nessuna certificazione biologica, ma di cui conosco la cura e la serietà. Ho imparato che esiste un burro prodotto per affioramento e uno, molto più buono, prodotto da centrifuga che è diventato l'unico burro presente a casa mia.
Quando possibile cerco di curarmi con le erbe e l'omeopatia - certo se sto proprio male e non resisto qualche aspirina la prendo anche io, ma accompagnandomi sempre con cure e rimedi tratte da piante e radici; a questo proposito consiglio un libro che in casa è diventato una sorta di faro, Manuale pratico di rimedi naturali, conosciuto grazie a Izn.
Sono sulla Viale della consapevolezza anche per quanto riguarda i cosmetici. Qualche anno fa ero abbastanza fissata con il cosmetico figo di turno, che prometteva miracoli grazie alla nuova scoperta di origine vegetale, poi un giorno per caso ho iniziato ad imparare a leggere gli inci, e a scoprire cosa mi mettevo in faccia realmente...bleah! Ora mi guardo bene dal mettermi in faccia qualsiasi prodotto con ingredienti derivati dal petrolio, ho trovato anche un'azienza che mi permette di comprare ottimi prodotti cosmetici ecobio a quasi chilometri zero, dato che l'azienda si trova esattamente tra casa mia e quella dei miei genitori. Lo stesso discorso vale per i prodotti testati su animali... non mi serve un mascara che ha causato atrocità e sofferenza ad un povero animale!
Sono monotona se aggiungo che lo stesso discorso vale per i detersivi per pulire casa? No dai... In fondo è possibile avere una casa perfettamente pulita senza bisogno di inquinare ulteriormente il nostro mondo. Ad esempio io lavo sempre i pavimenti con acqua bollente e una piccola parte di aceto bianco, e se ho voglia di avere i pavimenti profumati aggiungo anche qualche goccia dell'olio essenziale che preferisco.

Ho pensato di fare questa premessa per condividere con voi il mio pensiero, indicando dei link che ritengo molto utili: approfondimenti, suggerimenti anche su luoghi dove poter trovare prodotti di stagione, cosmetici che rispecchiano il mio pensiero. Non si tratta di pubblicità, ma di una condivisione spontanea.



Sul burro:

Sulle uova:

Sui cosmetici:

Per chi vive a Milano:

Spesa in cascina: