Ho già scritto che il gorgonzola è il mio amante non troppo segreto.
Il nostro è un grande amore, nato anni fa quando ero ancora una bambina. Conoscendomi credo che non fu amore a prima vista: io, una bambina, sì di campagna, ma a volte anche tanto schizzinosa da non mangiare nulla che non fosse assolutamente perfetto nella sua estetica (una mela con una leggera ammaccatura?! Fuori dal mio eating space!), come avrei potuto cedere subito davanti ad un formaggio molliccio, con quelle muffette ben incorporate - "mamma è scaduto!!" - e con quella puzzecchia assai poco raffinata?! Poi è scattato quel non so che ed è scoppiato l'amore!
Ho la fortuna di essere cresciuta in una zona di produzione del gorgonzola DOP (provincia di Milano sud-ovest), ed oggi, quando torno al paesello non mi lascio scappare la visita in una delle cascine e/o caseifici dove si produce il gorgonzola migliore mai assaggiato, ovviamente associato del Consorzio per la tutela di questo formaggio.
Sono diverse le leggende che raccontano le origini del gorgozola, ma la più veritiera attribuisce la scoperta di questo formaggio ad un contadino sprovvisto degli strumenti necessari a trattare il caglio durante la transumanza: infatti all'inizio il nome di questo formaggio era Stracchino di Gorgonzola, dato che la sua produzione avveniva con il latte di mucche stanche per la transumanza, ovvero stracche.
E per finire, ma solo per questo post, il racconto della mia storia d'amore con il gorgonzola ecco la mia preparazione, un dolce particolare, buono ma da gustare in piccole dosi - non è proprio leggero! - per i veri appassionati di questo meraviglioso formaggio.
Con questa ricetta partecipo al contest di Genny "Segni particolari: DOP (e IGP)" in collaborazione con La Compagnia del cavatappi
Ingredienti:
60 g di gorgonzola dolce dop
160 g di panna fresca
3 cucchiai di passito di Pantelleria
un cucchiaino di agar agar
In un pentolino far fondere dolcemente il gorgonzola tagliato a pezzettini con la panna e il passito, far cuocere a fuoco basso e spegnere quando il composto sta per raggiungere il bollore. Unire l'agar agar pecedentemente sciolto in un cucchiaio di acua calda, mescolare bene e far raffreddare nei pirottini per almeno 4 ore in frigorifero. Servire con del cioccolato fuso o con uno sciroppo ottenuto facendo cuocere per alcuni minuti a fiamma bassa poca acqua con 4 cucchiai di zucchero e la pera tagliata a pezzi.
7 commenti:
...è tra i miei formaggi preferiti!!! (direi proprio che lo adoro)...interessante la panna cotta da te proposta!!!
Anch'io amo il gorgonzola alla follia, soprattutto quello piccantissimo e questa insolita panna cotta mi incuriosisce molto
sembra interessantissimo... anch'io lo adoro il gorgonzola anche se lo mangio troppo raramente... ho comprato l'agar da poco... quindi...
Ma che acquolina mi fa venire questa panna cotta così originale...brava !
Noto con piacere che il caro gorgonzola piace a molte :)
Ma che particolarità!!! Io non amo molto la panna cotta, ma questa qui credo abbia un sapore diverso dal solito e...anch'io amo moltissimo il gorgonzola :-D
Bacioniii
Ago :-D
mmmm che buono il gorgonzola ne mangere un chilo al giorno
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