C’è sempre un periodo di riflessione o, come lo chiamo io, di elaborazione del lutto quando si finisce di leggere un libro che ti ha appassionato sin dalla prima pagina. Ammetto che è una cosa che mi capita spesso. Oggi non è diverso dal solito. Oggi è un noioso venerdì di lavoro al bookshop, in giro c’è poca gente, manca la connessione internet e vorrei tanto iniziare a leggere il nuovo libro che ho scelto, con poca cura lo ammetto, dal mio piccolo scaffale - libreria. Ma non ci riesco. Ho ancora nella testa e nel cuore le emozioni che mi ha trasmesso Shantaram, finito di leggere ieri tutto ad un fiato: un libro bellissimo, capace di prendermi fino alle lacrime. Oggi, continuando a riflettere sulla vita di quest’uomo, sulle persone che ha incontrato, sui colori, sapori ed odori che mi sembra di aver condiviso con lui in questi giorni di lettura, ho una gran voglia di India, di quell’umanità che il protagonista ha incontrato nello slum, di quell’ingenua solidarietà e onestà di cui spesso sento la mancanza. E, perché no?! – in fondo questo è un blog di cucina – della sua cucina.
Purtroppo in questi giorni casa mia è un forno: ogni giorno quando torno dal lavoro, dopo aver attraversato Milano in bici, mi sembra quasi che mi manchi una mela in bocca per iniziare a cuocere a fuoco lento. Non riesco più a far nulla, né cucinare, né dormire (infatti nella ultime notti, armata di pigiama e cuscini, mi sono trasferita a dormire a casa dei suoceri, addormentandomi con la dolce nenia del condizionatore!). Non appena la temperatura inizierà ad essere più clemente vorrei tanto preparare qualcosa di speziato e tipicamente indiano, in onore di Shantaram.
Purtroppo in questi giorni casa mia è un forno: ogni giorno quando torno dal lavoro, dopo aver attraversato Milano in bici, mi sembra quasi che mi manchi una mela in bocca per iniziare a cuocere a fuoco lento. Non riesco più a far nulla, né cucinare, né dormire (infatti nella ultime notti, armata di pigiama e cuscini, mi sono trasferita a dormire a casa dei suoceri, addormentandomi con la dolce nenia del condizionatore!). Non appena la temperatura inizierà ad essere più clemente vorrei tanto preparare qualcosa di speziato e tipicamente indiano, in onore di Shantaram.
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